martedì 19 ottobre 2010

Dal 1903 ad oggi...

Lo Sport Club ravennate fu un dei primi fondatori della FMIDa qualche anno le prime auto e le prime moto terrorizzavano, con il loro rombo e con la loro folle velocità, pedoni e quadrupedi incontrati lungo le strade, ma in Italia solo nel 1903 un Regio Decreto istituiva l'obbligo della targa per le sole automobili.
Ma è dello stesso anno la prima notizia relativa ad una moto in circolazione a Ravenna. E' la notizia di un incidente... drammatico: l'11 marzo Luigi Celli, su una Marchand, era caduto perchè era stato affrontato da un cane feroce!
Al di là del folclore, quel 1903 vide anche la nascita dello Sport Club, che prendeva il posto della preesisente "Società Velocipedistica Ravennate". Proprio la sezione dello Sport Club ravennate fu una dei primi Soci Fondatori della F.M.I. nel 1911.
Nel 1903 si ha già notizia dell'organizzazione dei primi itinerari in appennino: nel maggio di quell'anno tre motociclisti del club ravennate (Colli, Zaffelato ed Errani) in giornata percorsero l'anello Ravenna - Forlì - Pontassieve - Firenze - Marradi - Faenza - Ravenna...
Ma quegli anni furono soprattutto caratterizzati dalle prime corse. Erano infatti queste che significavano, per i nascenti costruttori, aumentare le vendite delle loro motociclette.
E dalle prime regolamentazioni sui veicoli (l'obbligo di fanale, silenziatore e clacson fu del 1905, come quello relativo all'esame di guida e al "bollo")
Lo Sport Club ravennate, nel 1913 divenne Unione Sportiva Ravennate
Spesso le corse venivano organizzate nel Velodromo del Gioco del Pallone di Ravenna ma nel 1923 si corse il primo gran premio del Circuito del Savio. Era un anello stradale di 44 chilometri e 600 metri da percorrere per ben sei volte, per un totale di 267 chilometri. Era la realizzazione del sogno degli "Sparvieri", così infatti si erano battezzati i motociclisti dell'USR!
Il Circuito del Savio si corse per cinque edizioni (dal 1923 al 1927) diventando una delle corse più famose d'Italia anche grazie alla velocità del percorso e alla notorietà dei partecipanti, sia per quanto riguarda le moto che per le auto. Fu la recessione a determinarne la fine.
Il 20 aprile 1929 l'Unione Sportiva Ravennate lasciò il posto al Moto Club Ravenna.
Molte le iniziative di quegli anni nei quali la passione per la motocicletta arrivò anche ad incarnare il mito della velocità e della temerarietà voluta e proposta dal Regime Fascista: dai raduni ai raid alpini, dalle mostre alle corse amatoriali. Fu lo scoppio della seconda guerra mondiale a rendere inevitabile lo scioglimento del MCR
Ricostitito già nel 1946, il Moto Club si concentrò sulle corse, organizzando il Circuito della Darsena e dando assistenza ai tanti piloti appassonati (si diceva Gentleman) che correvano dimenticando le ristrettezze economiche ed i sacrifici sulle ali della passione.
Il Moto Club Ravenna collaborò attivamente all'organizzazione di tutti i Giri Motociclistici d'Italia e, nel 1957, riuscì pure a riproporre una gara in circuito stradale. Era il 1° Circuito di Marina Romea.
Gli anni '60 videro la fine dei circuiti stradali a causa degli incidenti che ne hanno sempre caratterizzato le corse. Ma videro anche un sensibile calo della popolarità delle motociclette. Erano gli anni del boom economico: il sogno dell'automobile era a portata di mano. I giovani non sognavano più la Lambretta o la superleggera, ma portare al mare la fidanzata con la 500.
Grazie soprattutto all'impegno di De Deo Ceccarelli, però, nel 1967 ripartì l'attività del Moto Club Ravenna, e dopo anni di impegno, nel 1974 veniva inaugurata la pista da motocross dei Treponti.
Il mantenimento di una pista permanente significa, per un sodalizio volontario, molto impegno da parte dei Soci. Ma in questi trent'anni ai Treponti si sono svolte corse di grande spessore ed interesse.
Nel 1989 il Moto Club Ravenna ha ricevuto la Stella d'Oro al Merito Sportivo conferita dal presidente della Repubblica.
Sono passati oltre 100 anni da quando Colli, Zaffelato ed Errani, con i loro maglioni di lana con ricamata sul petto la scritta 'Sport Club Ravenna' percorrevano le strade sterrate del Passo del Muraglione e del Passo della Colla. Sono passati oltre trent'anni di salti, di fango e di polvere, sulla pista dei Treponti.
Il Moto Club Ravenna si rinnova. Sempre puntando sul volontariato dei suoi Iscritti e sulla voglia di stare assieme per parlare di moto e condividere la comune passione organizzando ritrovi, corse, viaggi.
Non è più tempo di fari ad acetilene, di bollettini stampati con il torchio e neppure di ciclostili. Oggi c'è internet e le nostre moto hanno spesso più di 100 cavalli...
...ma viaggiare ed amare la moto parte sempre dal cuore, significa vivere di più il proprio tempo e la propria passione.
In moto non viaggi riparato dal mondo esterno, di quel mondo fai parte. Sia che tu scenda in pista con la tuta in pelle o con le ruote tassellate, sia che tu scelga di fare le vacanze con la tua due ruote!

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